Il campo di Fossoli (a cinque km da Carpi, in provincia di Modena) fu allestito nel maggio del 1942 come campo di prigionia per militari inglesi, australiani e neozelandesi catturati in Africa settentrionale.
Dal ’43 venne utilizzato dalla Repubblica Sociale italiana e quindi direttamente dalle S.S. come principale campo di concentramento e transito per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici.
Nel campo di Fossoli il settore ebraico era costituito da dieci baracche della capienza ognuna di 250 persone, mentre nel settore dei politici vi erano sette baracche capaci di 320 persone ognuna.
I circa 5000 deportati politici e razziali internati a Fossoli ebbero come tragiche destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Bergen-Belsen, Mauthausen, Ravensbruck. Ad oggi è noto che tra il gennaio e l’agosto 1944 siano stati organizzati per gli internati di Fossoli almeno otto convegni ferroviari, cinque dei quali destinati ad Auschwitz. Dopo la fine della guerra il Campo venne utilizzato come campo di concentramento per prigionieri e militari che avevano combattuto al servizio dello sconfitto regime o civili collaboratori.
Dal 1947 il campo fu riadattato e in esso mosse i primi passi la comunità di Nomadelfia (una comunità di cattolici praticanti, nata per volontà di Don Zeno Saltini con l’obiettivo di raccogliere i primi bambini senza famiglia o comunque abbandonati, i tanti orfani di guerra).
Di seguito è riportato un video con le immagini del Campo di Concentramento di Fossoli (oggi), e la testimonianza di una sopravvissuta, Frida Misul, partita proprio da Fossoli, il 16 maggio 1944 con un convoglio destinato ad Auschwitz.
Cronologia 2015 lug 5
Credits riprese e montaggio Luisa Doveri
Luogo Campo di Fossoli – Fondazione Fossoli, Ex Campo Fossoli